B1 Girone B

Pavidea lotta con le unghie e con i denti ma strappa solo applausi

pavidea
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LE ALI PADOVA PROJECT-PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA 3-1 (25-15, 25-27, 25-20, 25-16)
LE ALI PADOVA PROJECT: Scardanzan, Trevisan 11, Dall’Ora 18, Bedin (L), Caponi, Grassini 5, Medea 14, Forzan, Segalina, Secco 12, D’Angelo, Bandiera, Bertolotto 6. All: Chiappini. II° all. Amaducci.
PAVIDEA STEELTRADE FIORENZUOLA: Vignola 1, Barbarini 6, Errichiello 13, Ambrosini 13, Ciarlini, Fanelli 12, Musiari (L), Ghisolfi 2, Arzani, Ferretti 7, Cester. All: Amoros.
ARBITRI: Deborah Decorti di Gorizia e Maurizio Ginexsi di Udine.
PADOVA-Le Ali capolista, Pavidea Steeltrade penultima, trentotto punti di differenza in classifica. La logica e le cifre non lasciavano troppo spazio ai sogni di gloria fiorenzuolani. Come dire: tre a zero secco, un’ora di gioco e tutti a casa. Ma a volte realtà e evidenza spazzano via logica e numeri e a volte succede che la gara duri due ore e che il tre a zero secco diventi un 3-1 non proprio agevole. La Pavidea Steeltrade torna dalla trasferta del “Pala Ali” con una sconfitta e qualche rammarico, ma con la certezza di avere disputato una gara di buon livello e la soddisfazione di avere fatto trascorrere alle patavine una domenica col fiatone. La capolista non ha giocato da capolista e la Pavidea Steeltrade non ha giocato da penultima in classifica. Il campo ha accorciato le distanze e se le rossoblù fiorenzuolane avessero commesso qualche ingenuità in meno, forse qualcosa avrebbero potuto portare a casa. Le Ali Padova Project ha avuto nelle schiacciatrici Medea e Trevisan i punti di forza, mentre Chiara Dall’Ora, pur risultando la top scorer, ha avuto qualche pausa di troppo e se l’è cavata grazie alla sua notevole esperienza e qualità tecniche.
Il “Pala Ali” è un palcoscenico elegante, funzionale e maestoso con i suoi 1500 posti a sedere; le squadre sono pronte ad affrontarsi ed il pubblico è impaziente di farsi sentire. Ed allora, dai, che si comincia. Padrone di casa alla destra della tribuna che si schierano con Trevisan, Dall’Ora, Grassini, Medea, Secco e Bertolotto; in campo opposto la Pavidea Steeltrade che il tecnico Omar Amoros manda in campo con Ambrosini, Ferretti, Vignola, Fanelli, Errichiello e Musiari a “libero”, sestetto ormai collaudato ed in grado di fornire ampie garanzie tecnico-agonistiche. Le ostilità le apre Silvia Grassini che va subito dietro la lavagna, ma in campo opposto Lisa Ambrosini sciupa il vantaggio mandando troppo lungo . La gara sembra promettere scintille, in campo ci sono due formazioni equilibrate e decise a raccogliere il massimo per opposte ragioni. La Pavidea Steeltrade non mostra alcun timore reverenziale e fa leva sul “niente da perdere”, la manovra scorre fluida sotto la spinta di Veronica Vignola e la forbice non si dilata di molto. Caterina Errichiello mette giù la palla del mini sorpasso, ma ci pensa Chiara Dall’Ora a fare valere i suoi diritti e spianare la strada al break firmato Chiara Medea (4-2). Errichiello ed Ilaria Fanelli sbagliano due attacchi, Medea fa doppietta e Chiara Dall’Ora chiama la fuga che un time out di Amoros prova a stoppare (9-2). Cambio in regia della Pavidea Steeltrade: dentro Ciarlini, in panca Vignola, Ilaria Fanelli prova a scuotere le compagne che non hanno ancora ingranato la marcia giusta, ma è ancora Chiara Dall’Ora a ristabilire le distanze costringendo alla resa Lisa Ambrosini (10-4). E’ il momento migliore per le venete di Luca Chiappini che trovano gloria con gli attacchi di Chiara Medea, l’ace di Marta Bertolotto e l’errore di Caterina Errichiello (14-6). Ambrosini e Ferretti tengono botta, ma il gap resta largo e quando l’attacco di Thaira Secco va a pescare l’angolo dove nessuno può arrivarci, la panchina fiorenzuolana va al time out. Qualche sorso d’acqua, qualche consiglio e si torna in campo. Le padrone di casa accelerano, la Pavidea Steeltrade corre e la differenza è tutta nel punteggio (21-12). Errichiello trova la diagonale giusta, Dall’Ora perde il muro con Ambrosini e Noemi Barbarini la mette giù (22-15). La Pavidea Steeltrade non vuole mollare troppo presto, ma Ilaria Fanelli regala il punto sbagliando il sevizio e Chiara Medea raccoglie l’invito per il set ball (24-15). Chiara Dall’Ora va al servizio e piazza la ace dell’1-0 (25-15).
Si cambia campo e qualcuno comincia a scrivere il coccodrillo per le rossoblù fiorenzuolane. Ma nel secondo set suona un’altra orchestra e in campo cambia la melodia. Secco forza troppo, Trevisan non trova la riga, Ambrosini spara dritta su Valentina Bedin e la Pavidea Steeltrade si trova sullo 0-3. La capolista trema, ma ha la forza e le qualità per fermare il tentativo di fuga rossoblù e azzerare tutto con Francesca Trevisan (4-4). Gara vibrante, spettacolare, recuperi ai limiti del lecito, grande reattività in campo. Il pubblico applaude e si scalda, ma quando prima Ambrosini e poi un out di Chiara Medea dà il break alla Pavidea Steeltrade, improvvisamente si calma. Chiappini chiama il time, Ilaria Fanelli gioca d’anticipo e Errichiello fa 8-10. Le fiorenzuolane tengono le distanze e la capolista arranca. Ambrosini ha un conto aperto con Chiara Dall’Ora, Medea ci mette potenza, ma fallisce, Ambrosini si ripete, Errichiello punta dritto sul libero Bedin e Chiara Dall’Ora fa patatrac. Totale: Le Ali 11, Pavidea 20. Incredibile, ma vero. Brava Pavidea Steeltrade!. Time out patavino inevitabile e opportuno, perché le padrone di casa si ritrovano, mettono in disparte la paura e rialzano la testa. Murata colossale di Secco su Ambrosini, Medea fa arrossire Errichiello, Noemi Barbarini sbaglia l’attacco e Le Ali tornano a volare (15-20). Amoros va col time per tentare di rompere il ritmo e frenare la rimonta, mossa che dà risultati concreti, perché Ambrosini vince sotto rete con Chiara Dall’Ora dando un po’ di respiro al vantaggio rossoblù (15-21). Reazione immediata delle venete che si rifanno sotto mettendo a segno un 4-0 che le rimette in corsa e riapre i giochi (19-21). Mossa della panchina fiorenzuolana: Ferretti va a sedersi accanto ad Amoros e Marta Ghisolfi si prende la scena piazzando subito il pallone giusto (19-22). Set senza soste, niente è lasciato al caso e l’incertezza è grandissima. Thaira Secco colpisce, Ilaria Fanelli risponde, Secco concede il bis e Veronica Vignola non va. 23-23 e il thriller continua. Dai Pavidea, piazza la botta! Giada Ciarlini torna in cabina di regia, Francesca Trevisan non perdona, Chiara Medea litiga col pallone, Dall’Ora ha nervi saldi, Ambrosini anche (25-25). Si decide tutto adesso: Ilaria Fanelli va al servizio: ace! (25-26). Il “centrale” milanese ci riprova. C’è! Doppietta! 25-27. Set alla Pavidea Steeltrade che pareggia il conto. Musi lunghi tra lo staff veneto, il rovescio della medaglia è Omar Amoros che applaude. Il pubblico si guarda negli occhi. Chissà cosa avrà pensato? Ma la capolista è Le Ali o la Pavidea? Con il dubbio amletico tutto da risolvere, si riparte. Le Ali Project provano a cogliere di sorpresa le rossoblù, la coppia arbitrale cincischia su una palla sporca, capitan Ambrosini scarica adrenalina e Amoros perde un po’ del suo proverbiale aplomb. Ma intanto le padrone di casa sono sul 3-0 e la Pavidea deve riorganizzarsi. Lo spirito c’è ed anche la volontà e così bim bum bam eccolo là: il sorpasso si farà! (3-5). Gulp, stragulp. Che botta per la capolista! Parziale 0-5! Roba da non credere! Chiappini, invece, ci crede e chiama il time out, ma serve a poco, anzi a nulla: Ambrosini schiaccia, Barbarini mura e le rossoblù vanno in orbita (3-7). Ci vorrebbe la freddezza per il colpo del kappaò. Per la serie: batti il ferro finchè è caldo. Ma fabbri nella Pavidea Steeltrade non ce ne sono ed allora nell’ordine: Fanelli sbaglia il servizio, Barbarini va lungo, Ambrosini idem, Ciarlini pasticcia. La somma fa il totale: 7-7. Peccato. Si poteva gestire meglio il vantaggio. Ma si va avanti. Con forza e coraggio. La capolista non è poi così capo. Cambio al centro: Ghisolfi va a rilevare Barbarini, le patavine fanno crash e Chiappini chiede il time out. Gara sempre piacevole, incerta, emozionante: Le Ali Project provano ad allungare, la Pavidea risponde e resta in scia, ma Errichiello forza troppo e dà il break (11-8). Ma il set è ancora lungo, Cester va a sostituire Lisa Ambrosini in battuta, Dall’Ora mura Chiara Ferretti, Marta Ghisolfi accorcia e Chiara Medea manda fuori (12-12). Visto? La Pavidea Steeltrade torna in gioco. In casa veneta c’è un po’ di incredulità. Le fiorenzuolane adesso ci credono. Vincere il terzo set vorrebbe dire conquistare almeno un punto. Tanta manna. Ci si può provare. Avanti. Forza. Calma e sangue freddo. Marta Ghisolfi, invece, ha sangue caldo, anzi caldissimo. Battuta in rete e 13-12. Ma no! Cosa combini? Mors tua, vita mea: Medea punta Valentina Cester e fa break (14-12). O perbacco! O perdinci! Dai. Si può ancora recuperare! Ferretti ci prova, ma c’è sempre Chiara Medea a rompere le uova nel paniere (15-13). Ci prova allora Ilaria Fanelli, ma Lisa Ambrosini non mura a dovere Marta Bertolotto. 16-14. Punto e a capo. Time out della speranza per Amoros. Il set si decide adesso. Errichiello ha la intelligenza per trovare il varco giusto, ma alla botta rossoblù fa da eco la risposta patavina. Sempre Le Ali avanti di due lunghezze. Riuscirà la Pavidea a tornare in gioco? Arriva subito la risposta al quiz: Medea mette giù, Ambrosini sbaglia e si va sul 20-16. Ahi, ahi, ahi. Tentiamo un altro colpo. Trevisan fallisce il servizio, Barbarini mette giù, Medea allarga troppo. 21-19. Dai che ci siamo quasi. Barbarini ha in mano un pallone bollente: sfruttarlo sarebbe la svolta. Ma la riga resta al di qua e la svolta la fa la capolista che tira un respiro di sollievo, si stacca con Grassini, va al set ball con Secco e archivia su un errore di Lisa Ambrosini (25-20). Accidenti!
Quarto set. La Pavidea Steeltrade ha ancora forza per provare il colpo, Le Ali stentano a decollare e l’incertezza resta. Thaira Secco spara su Michela Musiari, Dall’Ora fa ace e la Pavidea Steeltrade scivola a “-3”.Non arrendiamoci adesso. Ma le venete hanno superato la crisi e ricominciano a giocare sopra le righe: Medea manda fuori giri Ilaria Fanelli, si ripete con un pallonetto e Silvia Grassini incrementa (9-5). Ferretti ci prova, Lisa Ambrosini anche, ma il gap resta sempre e diventa difficile annullarlo. Chiappini chiama a raccolta le ragazze, Dall’Ora caccia fuori la battuta, ma la salva una magia di Marta Bertolotto (16-10). Time out Pavidea. Si tenta il tutto per tutto.Ambrosini, Errichiello e le rossoblù si avvicinano (16-11). Altro battito d’Ali e altro break (18-12). Le energie cominciano a mancare. Si va avanti per forza di volontà: D’Angelo sbaglia la battuta, Ferretti no, Ilaria Fanelli mira fuori e Dall’Ora trova il corridoio da 20-14. Time out della disperazione per la Pavidea. Chissà? Ma ci vuole un’impresa. Caterina Errichiello ha coraggio, ma non la precisione, Ilaria Fanelli litiga col servizio, Barbarini manda fuori il muro sull’attacco di Francesca Trevisan. Match ball Le Ali. Francesca Trevisan va al servizio. Botta centrale, la palla si abbassa di colpo e tocca terra ad un dito dalla riga rossa. Ace. 25-16. Le Ali volano, la Pavidea Steeltrade resta a terra. Con molti rimpianti.