Serie C

Pro Juventute in B: le sensazioni del giorno dopo l’impresa!

di gregorio pro juventute

di gregorio pro juventutePromozione: il giorno dopo. Abbiamo contattato alcune giocatrici e l’allenatore di una delle due squadre che sono state promosse in serie B2 tramite la finale paly off tenutasi domenica 31 Maggio al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano.

Cominciamo dal coach della Pro Juventute Asd, Domenico Di Gregorio, autentico condottiero dei questa annata vincente per la società che il prossimo anno militerà in un campionato nazionale.

Raccontaci questa finale “col senno di poi”: cosa è andata e cosa no nel gioco espresso alla tua squadra.

La finale dei play off è una partita particolare in cui la posta in palio è molto alta e la consapevolezza di questo certamente ti condiziona. Siamo entrati in campo molto contratti, non riuscivamo a fare quello che avevamo preparato nella settimana antecedente la partita, e le ragazze tradivano una certa emozione. Sapevamo di incontrare un avversario forte e avevamo un certo timore reverenziale nei loro confronti. Poi con l’andare dei punti ci siamo resi conto che riuscivamo a tenergli testa e questo ci ha dato fiducia, ci ha permesso di iniziare a produrre quel tipo di gioco che volevamo fare per metterli in difficoltà. In un certo senso ci siamo quasi rilassati e abbiamo iniziato a giocare con scioltezza facendo quello che sapevamo fare senza strafare.

Le emozioni del momento: qual’è stato il tuo primo pensiero a fine partita? Ero contentissimo. C’era stato un grande impegno durante l’anno, avevamo avuto tanti problemi e li abbiamo superati solo con la disponibilità delle ragazze che sono state encomiabili: il primo pensiero è stato per loro.

Chi ha contribuito maggiormente al raggiungimento di questo traguardo fantastico? Mi avvalgo di collaboratori veramente validi: Mario Pession secondo allenatore / scoutman e Gianni Croci ( ex campione di Rugby) preparatore atletico scrupoloso. Penso che il loro contributo insieme alla disponibilità della società ad assecondare le nostre richieste siano stati fondamentali per raggiungere questo risultato.

Qual’è stato il momento in cui hai capito che avreste potuto vincere la finale dei play off? Quando l’arbitro ha fischiato la fine della partita. Solo in quel momento è calata la tensione e ho realizzato che ce l’avevamo fatta.

Ora testa all’anno prossimo oppure “godiamoci il momento”? Ancora non abbiamo capito quello che abbiamo fatto. Quando a settembre siamo partiti per questa avventura sapevamo di poter fare un campionato discreto ma non di essere così competitivi e di arrivare così in alto. Adesso ci godiamo la vittoria e festeggiamo, il campionato comunque è stato faticoso e ci meritiamo certamente di staccare un momento, anche per essere più lucidi per riflettere su cosa sarà il nostro futuro.

Anche Martina Icorne, alzatrice della Pro Juventute, risponde alle nostre domande “del giorno dopo”:

Finale play off, campo neutro, la partita del dentro o fuori, come hai vissuto questa situazione?

martina iacorne pro juventuteUna finale è sempre una finale e come tale mette agitazione, a maggior ragione se la vivi senza i favori del pronostico come è stato per noi in realtà per tutto il percorso dei play off. Dal canto nostro ci eravamo ripromesse di godercela e giocarcela con la convinzione di potercela fare e con la voglia di vivercela il più serenamente possibile cercando di non avere rimpianti qualora non fosse andata bene. Ovviamente, una volta scese in campo per il riscaldamento tutti i buoni propositi non hanno più avuto senso e a tutte è salita l’agitazione e l’ansia che una finale porta con sé. Lo si è visto credo soprattutto all’inizio dove eravamo tutte un po’ contratte anche per via del campo; giocare in un palazzetto delle dimensioni del PalaTiziano non è facilissimo ci si disorienta facilmente. Dopo il primo set perso ai vantaggi siamo riuscite a non abbatterci e a cominciare macinare gioco a testa bassa, c’è stato qualche calo dove abbiamo visto sfumare il vantaggio conquistato ma siamo riuscite comunque ad imporci. Il quarto set era partito in salita ma poi anche lì ci siamo scrollate di dosso la “paura di vincere” e abbiamo chiuso la partita in maniera molto più netta rispetto ai precedenti set. Sinceramente se non avessi rivisto il video dell’ultimo punto probabilmente non me lo ricorderei benissimo perché appena la loro difesa è finita fuori non ho capito più nulla… la gioia che si prova è indescrivibile, spariscono i dolori (che si fanno sentire il giorno dopo), la fatica, la stanchezza e ti senti appagata e ripagata di tutti i sacrifici fatti. Poi è impagabile vedere negli occhi delle tue compagne esattamente quello che provi tu, loro sono le uniche che possono capire fino in fondo quello che provi perché tutto il percorso che ha portato a quel momento lo si è vissuto insieme; le vittorie più belle, le sconfitte più deludenti e in generale tutti i momenti belli e brutti dell’intera stagione.

Sei stata in grado di gestire al meglio ogni situazione, hai abilmente orchestrato le tue attaccanti e sei stata molto aggressiva su ogni pallone: non hai mollato nemmeno un’azione! Quanto desideravi questa promozione?

Grazie. Dire che la desideravo tantissimo è riduttivo è una soddisfazione personale e di squadra che non ha eguali; poi io sono un po’ rosicona di natura quindi il solo pensiero di assistere ai festeggiamenti delle avversarie… praticamente un incubo!!! Durante la partita ho cercato di fare quello che avevamo allenato in settimana in palestra adattandolo poi alle situazioni che si verificavano punto dopo punto, sempre con l’obiettivo di essere il più utile possibile alla squadra. Difendere mi piace moltissimo penso che si veda poi l’istinto fa il resto; ieri decisamente non volevo far cadere nulla e credo di esserci in parte riuscita.

Gli allenatori e la società sono sempre fattori fondamentali al fine del raggiungimento dell’obiettivo così prestigioso: quanto hanno inciso durante il percorso?

I nostri coach Domenico e Mario sono forse i primi che hanno creduto possibile la promozione, tant’è che appena raggiunti matematicamente i play off già Domenico il lunedì in palestra ci diceva che voleva vincerli e ogni partita alzava l’asticella dell’obiettivo un po’ più in alto. Forse è stato proprio questo modo di pensare partita per partita senza particolari pressioni che ci ha portato a raggiungere il sogno promozione. Per quanto riguarda la società ci hanno espresso sin da subito la loro soddisfazione anche perché credo che nessuno si aspettasse un epilogo del genere soprattutto visti i momenti della stagione nei quali a causa dei tantissimi infortuni che abbiamo subito, ci vedevano in palestra allenarci in 7/8, eppure proprio in quei momenti difficili siamo riuscite a non scoraggiarci e fare risultati importanti grazie a chi nonostante gli acciacchi è riuscita a stringere i denti.

Se posso approfitto per ringraziare tutte le mie compagne e i coach: Marta, Sandrina, Lilli, Geo, Camo, Tolla, Sars, Macrini, Angela, Menicucci, Letizia, Martina, Kikka, Anna, Domenico, Mario e Gianni per aver condiviso con me, fra alti e bassi, questo anno intensissimo che ci ha portato a raggiungere insieme questo fantastico traguardo a tratti impensabile ma lasciatemelo dire MERITATISSIMOOOOOO!!!

Ed ora tocca al libero della squadra neopromossa in B2, Letizia Renzetti:

lorenzetti libero pro juventuteIl libero è un ruolo fondamentale in ogni squadra, tu hai saputo svolgere al meglio questo ruolo. Quanto sei stata supportata dalle tue compagne? Premetto che secondo me il ruolo del libero è un ruolo particolare e difficile a livello psicologico ed è proprio per questo che il supporto e la fiducia delle proprie compagne di squadra è fondamentale per riuscire a rimanere in partita con la giusta concentrazione e la giusta carica.

L’istinto è dalla tua parte, ci sono state delle difese davvero degne di nota, quanto ha inciso la voglia di vincere nel corso della partita? La voglia di vincere è stata determinante, il ceraredi non far cadere una palla e il cercare di permettere alle mie compagne di poter scegliere il gioco più adatto all azione è stato il frutto della voglia di vincere una finale, di finire l anno nel migliore dei modi possibile!

Se potessi dedicare la vittoria a qualcuno, a chi la dedicheresti? La dedicherei al mio fidanzato che ha accettato tanti NO per la pallavolo, ed ha capito l amore che mi lega a questo sport.