B1 Girone D

Betitaly Maglie dopo Agrigento bisogna continuare a combattere

Betitaly Volley Maglie

Betitaly Volley Maglie

AKRAGAS AGRIGENTO  –  BETITALY VOLLEY MAGLIE  3  –  1 (25-18, 20-25, 26-24, 25-13)

“Se puoi sognarlo, puoi farlo”, così, Walt Disney, raccontava la sua voglia di avverare i propri desideri. Per le ragazze della Betitaly conquistare punti contro la capolista Agrigento rappresenta un grande sogno, una grande emozione. Solombrino aveva dichiarato, in settimana, che le isolane sono un vero colosso, ma che non si può mai smettere di credere. Il bello del volley sta proprio nella possibilità di sovvertire i pronostici. In terra sicula le leonesse rossoblù incocciano in un primo set di adattamento contro la foga delle padrone di casa. 25-18 e percorso da ridisegnare. Il ritorno in campo è altra storia. Il Maglie comincia a rodare meccanismi e schemi; Agrigento accusa il colpo e perde il passo. 14-6, con le ospiti senza sbavature in attacco e difesa. L’orgoglio della prima della classe, però, carica le munizioni e il gap si assottiglia. Solombrino predica la calma e suggerisce le mosse per la stoccata finale. Vincenti, Mazzulla e Cesario fanno fotosintesi in campo delle parole del coach: 25-20 e secondo set in mani magliesi. Nel terzo gioco l’equilibrio resta sovrano: le due compagini rispondono colpo su colpo e la differenza in classifica sembra inesistete: 11-11 e tutto ancora da definire. Di Martile e compagne provano a staccare sul 16-14; l’Agrigento marca stretto e riassetta sul 21-21. Il finale è adrenalina pura. Le leonesse della Betitaly assaporano il profumo del sorpasso nei set sul 24-22. Il ritorno delle siciliane, però, è devastante e, grazie ad una serie positiva di spessore, chiudono il lucchetto sul terzo gioco. 26-24 e tanto amaro in bocca per le atlete di Solombrino. Serve ancora concentrazione e vigore per le ospiti, niente è deciso. La vittoria caparbia del terzo set, però, ha ridato spinta alle padrone di casa che amministrano con cura il quarto gioco. La Betitaly non riesce più a far cambiare il vento e le isolane chiudono la disputa: 25-13. Se puoi sognarlo, puoi farlo. A volte bisogna però svegliarsi, aprire gli occhi e continuare a combattere. La battaglia è ancora lunga per le magliesi; c’è tempo per rendere giustizia ai propri sogni.

Francesco Paglialonga