B1 Girone B

Millenium a stagione finita la parola ai protagonisti!

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Gloria Baldi

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Gloria Baldi

A campionato finito facciamo quattro chiacchiere con due delle protagoniste di questa stagione: Gloria Baldi, capitano e top scorer della squadra alla terza stagione con Millenium, e la cubana Zamora Gil, rinforzo arrivato con un colpo di mercato all’ultimo secondo a febbraio. 

Gloria Baldi, capitano del Millenium e più di 500 punti in questo campionato, alla fine siete state più forti della sfortuna e avete centrato la salvezza. Un tuo commento?

Ci sarebbero un’infinità di cose da dire a riguardo di questa stagione. Sicuramente questa salvezza ha un valore aggiunto, dato dalle numerose e inaspettate problematiche che durante tutto l’anno hanno cercato (invano) di rallentarci se non addirittura di bloccarci. Noi prendiamo tutto il buono di quello che c’è stato e ci godiamo al 100% questo traguardo raggiunto. Sono orgogliosa di avere avuto la possibilità di vestire la maglia da capitano, e di tutte le mie compagne che nonostante le difficoltà hanno deciso di restare e lottare fino in fondo. Questa salvezza è una promozione personale per tutte noi.

Quale aspetto è stato più complicato da gestire in questo campionato? In cosa ti senti cresciuta?

 Quest’anno abbiamo dovuto imparare ad essere sempre pronte a tutti gli imprevisti. Durante tutto il campionato infatti ci sono stati tantissimi cambiamenti, inaspettati e improvvisi, ai quali la squadra si è dovuta subito adattare. Non è sempre stato facile, ma credo che il team abbia dimostrato molto carattere in questo, non facendosi abbattere e iniziando a lavorare subito e bene anche con il nuovo allenatore Giorgio nibbio e il nuovo innesto Martha Zamora. Personalmente, ma come credo per ognuna di noi, la crescita principale è stata proprio sotto questo punto di vista: continuare a lottare nonostante i “se” e i “ma”.

Delle 26 Gare disputate, quale si è guadagnata un posto speciale nei tuoi ricordi?

Sicuramente ricorderò buona parte di queste gare disputate, ma credo che una delle migliori partite giocate nel girone di ritorno sia senza dubbi quella contro l’Isuzu Cerea a Verona, chiusa in positivo con il punteggio di 3-1. Una partita sofferta fino all’ultimo punto, vinta col cuore e il giusto spirito di squadra. Un posto speciale però, è sicuramente riservato alla partita giocata con il Trentino Rosa (capolista del girone n.d.r.) nel ritorno, non certamente per il risultato ma indubbiamente per la disponibilità data da tutte le mie compagne nel mettersi in gioco in ruoli non propri, mettendo al primo posto le esigenze di una squadra decimata per via di infortuni, abbandoni e indisposizioni varie. La partita non è finita con una vittoria, ma nonostante tutto siamo uscite a testa alta , perché in quel determinato momento abbiamo dato tutto quello che si poteva chiedere. Credo che questo sia l’importante.

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Martha, per te è stato un anno particolare, con l’addio a Corato (Bari) e l’arrivo a Brescia, ma proprio mentre stavi ingranando ecco un infortunio fastidioso che ha fatto temere che la tua stagione fosse finita anzitempo. Poi però stringendo i denti hai fatto un finale di stagione da protagonista.

– Infatti sono contenta di questo cambiamento anche se è stato un anno travagliato, però ne è valsa la pena perché ho trovato una società seria e accogliente ma soprattutto sportivamente umana. Non posso negare che sia stato duro il periodo che ho passato, ma abbiamo lottato con la squadra per salvare la categoria e a testa alta questo obiettivo l’abbiamo raggiunto. Con la caviglia proprio non ci voleva perché oltre a sentirmi male per l’accaduto mi ero un po’ demoralizzata dopo il risultato della risonanza magnetica. Per fortuna io ho un carattere forte e cerco di uscire a testa alta dalle cose brutte che capitano nella vita. Vi svelo anche che mi è stato di grande aiuto il fisioterapista Scolari, con cui ho lavorato giorno e notte per rimettermi in pista, così come non posso dimenticarmi che al mio fianco c’era anche un allenatore come Nibbio, che mi ha dato tanta forza grazie alla sua umanità e lo ringrazio di cuore. La squadra mi ha fatto sentire come se fossi arrivata ad agosto e non a febbraio…  insomma ne è proprio valsa la pena di venire a Brescia. Per finire ringrazio davvero tanto la Società e tutti quelli che fanno parte del Millenium Brescia.