B1 Girone B

Millenium Brescia, intervista: il punto della situazione con il DT

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millenium ds> Paolo Lancello, direttore tecnico del Millenium da diversi anni ormai, cosa significa per te questo ruolo, dopo aver calcato per anni il campo prima come giocatore e poi come allenatore di squadre prestigiose, compresa la massima serie italiana?

– Devo riconoscere che questa esperienza e la funzione che svolgo all’interno della Volley Millenium Brescia hanno creato nuovi stimoli per continuare il mio percorso nella pallavolo. Quando quattro anni fa mi è stata chiesta la disponibilità da Roberto Catania, la squadra di vertice si trovava in serie D. Oggi ci apprestiamo ad affrontare per il secondo anno un campionato impegnativo come la serie B1. Un’ascesa importante che ha richiesto alla Società una crescita repentina e a tratti inaspettata. Ritengo questo ruolo importante e cerco di svolgerlo con la mentalità che mi sosteneva quando allenavo: stabilire la meta e condividere il percorso. Un team di lavoro motivato ma anche consapevole dei propri limiti può raggiungere risultati sorprendenti se riesce a mettere in campo positività e passione per ciò che fa. Questo avviene se si creano equilibri, confronto e unità d’intenti. Lo staff tecnico è qualificato, allenatori con maturata esperienza, la maggior parte insegnanti, persone capaci di affrontare situazioni e dinamiche complesse utilizzando strumenti appropriati nel rispetto della persona. Questo agevola molto il mio compito e permette di ottenere risultati positivi. Inoltre le figure dirigenziali, coordinate dal vicepresidente Valentino Conti, offrono il loro contributo con passione ed entusiasmo, favorendo i presupposti necessari per lavorare in palestra. Il mio passato è ormai alle spalle, sono coinvolto in questo progetto e sono ampiamente ripagato dalle emozioni che la pallavolo e Millenium riescono ancora a trasmettermi. Non conta il livello o la categoria ma l’intensità e l’autenticità che lo sport riesce ancora a generare.

> E per la prossima annata? la società dichiara di voler alzare il tiro dopo la salvezza…

– Lo trovo auspicabile. Il campionato che si è appena concluso ha determinato la fine di un ciclo che ha portato la squadra ai livelli di oggi. La Società, nella figura di Roberto ed Emanuele Catania, Presidente e General Manager, ha affrontato con tempismo e risolutezza le situazioni difficoltose che si sono presentate nel corso della stagione, cambio della guida tecnica con Nibbio per Castillo, sconfitte brucianti, ritiri e abbandoni, infortuni, tutto quanto può accadere in una stagione “storta”. In questi casi ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, rivedendo le scelte fatte e gli errori commessi. Io compreso. Cambieranno casacca Casali, Pionelli, Treccani, Gnocchi e Camanini; e Trentini si prenderà un anno di pausa per motivi di studio. Siamo al lavoro per allestire una formazione competitiva e in grado di scendere in campo sempre per vincere. E’ invece confermato lo staff tecnico con Nibbio allenatore, Fabio Mangili al posto di Corrini come assistente, Adriano Romanini scoutman e videoman, Sergio Padovani preparatore atletico e Massimo Scolari responsabile fisioterapista. Stiamo definendo, con il GM Emanuele Catania alcune situazioni per quanto riguarda le conferme di Baldi, Dall’acqua, Raccagni, Calzoni e Bellini; accanto alle già annunciate Zamora Gil e Cima. Inseriremo nel gruppo Valeria Sbaraini, una giovane promettente del nostro giovanile e ufficializzeremo a breve alcuni nuovi arrivi interessanti, oltre a Giulia Biava. L’intenzione e’ di costruire un gruppo assolutamente motivato, con i singoli al servizio della squadra, senza nessuna primadonna, perché il protagonista assoluto il gioco che la squadra riuscirà ad esprimere. Positività, rispetto e straordinario spirito di gruppo… Saranno gli ingredienti per riuscire a raggiungere le zone alte della classifica.

E per quanto riguarda il giovanile invece? E’ arrivato qualche risultato importante, ve lo aspettavate?

– Il settore giovanile e’ il futuro e va programmato a medio termine. Abbiamo impostato un programma di crescita triennale nei singoli gruppi ponendo come obiettivo primario la promozione e la conoscenza sportiva di base della pallavolo. Non utilizziamo criteri selettivi basati su parametri fisici e atletici, l’accesso ai nostri corsi di avviamento è libero e tutti possono iscriversi. La fase successiva implica la partecipazione ai campionati e questo richiede caratteristiche e attitudini proprie della pallavolo che sono imprescindibili. E’ normale che in questo ambito gli allenatori debbano attuare delle scelte che talvolta le famiglie non condividono. L’aspetto agonistico dello sport implica una naturale selezione, questo deve risultare chiaro e spiegato a tutti. I risultati che oggi stiamo conseguendo con i gruppi Under 13 e 14 sono il primo passo di un percorso agonistico finalizzato a qualificare anno dopo anno l’intero movimento. La possibilità di avere allenatori esperti in questa fascia d’età è uno dei motivi di questi successi, ma se riteniamo prioritari i risultati immediati a discapito dell’evoluzione futura imbocchiamo la strada sbagliata. Ho l’impressione, e i risultati lo dimostrano, che il movimento femminile giovanile provinciale rifletta in gran parte questo atteggiamento. Il nostro progetto prevede un deciso e progressivo cambio di mentalità. Lo staff tecnico è preparato e competente, inoltre quest’anno intensificheremo l’intervento nelle scuole promuovendo la Millenium Volley School coordinata da Sergio Padovani, parteciperemo ai campionati Under 12, 13, 14, 16, 18 avvalendoci di allenatori come Alessandro Ardenghi, pilastro storico della Società, Claudio Festa e Gigi Benvenuti insegnanti di educazione fisica, Pier Baresi e Valentina Zappamiglio. Alle famiglie che condividono il nostro progetto chiediamo il supporto necessario per riportare all’interno della palestra sacrificio, costanza, entusiasmo, puntualità, rispetto e educazione alla sportività, ovvero un sano agonismo.

Buona pallavolo a tutti.