Serie A

Igor, la carica di Valeria Alberti: “Quasi annullato il gap con le big”

valeria alberti igor

Valeria Alberti Igor

La maglia azzurra, per lei, ha un valore speciale: Valeria Alberti è l’unica novarese di nascita (Rosso e Lombardo ormai lo sono, ma d’adozione) tra le azzurre di Luciano Pedullà e il ritorno nella massima serie con la maglia della sua città è un vero e proprio «sogno diventato realtà».

«La stagione – racconta – è iniziata tra tante difficoltà ma d’altra parte sapevamo tutte, fin dall’inizio, che non sarebbe stato facile. Un po’ perché per molte di noi era un salto di categoria importante, un po’ perché qui la piazza ha la “bocca buona” visti i fasti del passato anche recente ed è, di conseguenza, esigente. L’arrivo di Luciano Pedullà in panchina ha segnato una specie di nuovo inizio, abbiamo voltato pagina e abbiamo intrapreso un percorso di crescita per certi versi rapido e vertiginoso. In pochi mesi abbiamo quasi annullato il gap con le prime della classe, stiamo giocando una buona pallavolo e stiamo dimostrando di poter competere davvero con chiunque».

Una crescita che ha sorpreso in molti: «Penso che appena un girone fa le grandi fossero una scala intera avanti a noi e adesso… ci è rimasto solo un gradino, per quanto sia quello più “alto” da salire. Lottiamo con tutti, teniamo testa a chiunque: quello che ci manca, in una parola, è l’esperienza. Per molte di noi è il primo campionato di A1 con determinate responsabilità e questo, ovviamente, pesa. Quel che è certo, però, è che quell’esperienza si acquisisce anche giocando, e talvolta perdendo come ci è capitato a Conegliano, partite importanti, toste, tirate, contro avversari di altissimo livello».

Quel che è certo è che la squadra sopperisce alla mancanza d’esperienza con entusiasmo e compattezza del gruppo: «Abbiamo una grande forza: non ci sono stelle in questa squadra, solo dodici giocatrici tutte sempre pronte a dare il proprio contributo. Siamo tutte lì, pronte a dare tutto quello che abbiamo appena dovessimo essere chiamate in causa. Anche questo ci aiuta a crescere: ora abbiamo davanti a noi due mesi abbondanti di partite toste e importanti, ci servirà per alzare ulteriormente l’asticella e arrivare pronte ai playoff, quando comincerà un’altra stagione e ci si giocherà, davvero, il tutto per tutto».